Sensibilità insulinica : teoria e applicazioni pratiche. 1° parte

Sono grasso e non dimagrisco!! Perché la mia composizione corporea non migliora?

Con questo articolo cercherò di spiegarvi la sensibilità insulinica, un argomento che veste un ruolo fondamentale nei processi metabolici del nostro corpo e che si contrappone all’ insulino resistenza che vi spiegherò nel prossimo articolo.

Mettevi comodi, concentratevi e se arriverete alla fine dell’articolo sarete già più magri.

Per spiegare cos’è la sensibilità insulinica e dire come fare a contrastarla bisogna fare una piccola introduzione per rendere il tutto più chiaro:

In quest’epoca di tuttologi e amanti del fitness tutti sanno che i carboidrati compongono la maggior parte della materia vivente del nostro mondo e che sono la principale benzina che il nostro corpo utilizza per produrre energia.

Quando noi facciamo un pasto ricco di carboidrati succede che questi zuccheri , una volta passata la barriera intestinale, vadano nel sangue (aumenta la glicemia) e il nostro corpo , o meglio le cellule beta del pancreas, producano INSULINA .

L’insulina è un ormone peptidico anabolico la cui funzione principe è l’assimilazione di glucosio e aminoacidi da parte delle cellule del corpo.

 Un ormone “Anabolico” indica che, quel determinato ormone, permette la formazione di qualcosa di grande partendo dal piccolo; l’insulina permette la formazione di glicogeno (partendo da singole molecole di glucosio), di proteine (partendo da singoli aminoacidi) e di Trigliceridi (partendo da singoli acidi grassi e glicerolo).

Questi zuccheri non possono rimanere nel torrente ematico e devono essere smistati ai vari organi bersaglio.

Come? Dove vanno? Chi ha la priorità?

Quando il pancreas “vede” (grazie a delle proteine chiamate GLUT-2) l’arrivo del glucosio inizia a produrre tanta insulina quanto è il carico di glucosio nel sangue.

A questo punto l’Insulina “accompagna” il glucosio verso gli organi bersaglio e, attivando altre proteine trasportatrici (Glut-4), ne permette l’ingresso nelle cellule.

Tra tutti i tessuti la priorità l’ha il fegato poi il tessuto muscolare e, per ultimo , il tessuto adiposo.

Quindi con una dieta bilanciata, un timing corretto degli alimenti e un’attività fisica costante avremo sempre un ottimo equilibrio tra consumo e utilizzo dei nutrienti , tutto il glucosio verrebbe preso , nell’ordine, da cervello, fegato, reni e tessuto muscolare lasciandone pochissimo per il tessuto adiposo senza creare problemi.

Il danno accade, però, quando il muscolo è saturo di glucosio. Purtroppo o per fortuna non abbiamo grandi riserve di glucosio e dopo un po’ il muscolo si riempie.

 (I nostri antenati avevano il problema di trovare del cibo non di dimagrire )

Se non mi muovo e non mi alleno le mie cellule non sono mai affamate di glucosio, continuo a mangiare pizza, panini e kebab e inizio ad ingrassare senza capire perché.

Le principali proteine di trasporto del glucosio sono quattro (GLUT-1, GLUT-2, GLUT-3, GLUT-4) e si differenziano per l’affinità al glucosio a seconda dell’organo in cui si trovano.

Quelle che ci interessano di più oggi sono le GLUT-4 che sono presenti nel tessuto adiposo, muscolare e cardiaco e sono le uniche a lavorare solo in risposta all’insulina.

Queste proteine vengono tenute nascoste all’interno della membrana cellulare (si dice che sono “inattive”) . Quando arriva l’insulina si attivano , vengono esposte sulle cellule e si preparano ad accompagnare il glucosio all’interno di esse.

Il problema è il sistema di controllo del nostro corpo a “feedback negativo” che quando il livello di insulina, in questo caso, è troppo alto le proteine esposte si nascondo nuovamente all’interno della cellula, non accettano più glucosio dando il via ad una serie di problemi .

Quindi se le mie cellule muscolari non sono sufficientemente affamate e io continuo a mangiare zuccheri, l’insulina prodotta diventa troppa , le mie proteine GLUT-4 vengono nascoste nuovamente, il glucosio non entra più nelle cellule muscolari e , indovinate un po’ , viene stoccato all’interno dell’organo adiposo.

Tutte queste supercazzole possono essere cosi semplificate :

Quando noi mangiamo mettiamo a disposizione principalmente 2 tessuti: quello muscolare e quello adiposo. Se vince quello muscolare dimagrisco altrimenti ingrasso.

Ora respiriamo un attimo e facciamo un altro piccolo sforzo.

Abbiamo detto che i tessuti che esprimono le GLUT-4 sono il tessuto adiposo, quello muscolare e cardiaco .

Di questi chi ha la priorità? Come faccio a far vincere il tessuto muscolare?

Dipende tutto dall’ AMPK.    AM..cosa??

L’ AMPK sta per AMP-activated proetein kinase è un composto enzimatico deputato al controllo

dello stato energetico dell’organismo: semplicemente  quando l’organismo è in carenza di glucosio l’AMPK viene attivato e aumenta l’entrata del glucosio nelle cellule, l’ossidazione di glucosio e diminuisce la sintesi di acidi grassi.

Lo si trova espresso nel fegato, nel cervello, nel muscolo scheletrico e nell’adipe.

Viene attivato quando siamo in carenza di energia.

 L’aumento di questo AMPK comporta quindi una migliore captazione di glucosio da parte delle cellule muscolari, in altre parole, un miglioramento della sensibilità insulinica.

Mangio il giusto, mi alleno bene e dimagrisco. Equilibrio e consapevolezza.

Inoltre l’AMPK a livello ipotalamico (centro di controllo del metabolismo) viene regolato da due ormoni : leptina e grelina di cui parlerò nei prossimi articoli.

Per oggi basta sapere che la leptina è deputata al controllo dell’appetito e dello stato nutrizionale dell’organismo, controlla le riserve di grasso e la quantità di glucosio disponibile.

La Grelina è un ormone prodotto dallo stomaco che viene rilasciato in momenti di carenza di cibo e ciò contribuisce al senso di fame che proviamo dopo lunghe ore di digiuno

Questi 2 ormoni hanno azione contrapposta per quanto riguarda il livello ipotalamico di AMPK:

la leptina fa diminuire il senso di fame mentre le grelina lo aumenta: “Ho fame, mangio, sono sazio” .

(Tenete a mente questo per dopo).

Ricapitolando abbiamo visto che se mi alleno con regolarità, ho una dieta bilanciata e un timing corretto degli alimenti il tessuto muscolare ha la priorità sull’organo adiposo e di conseguenza saremo magri e in forma .

Il danno accade, però, quando il muscolo è saturo di glucosio e non viene mai utilizzato.

Come scritto sopra l’AMPK si attiva quando l’organismo è in carenza di energia.

Se non mi muovo utilizzo pochissima energia, mangio più del necessario , viene disattivato l’AMPK e ciò comporta una “scomparsa” delle proteine Glut-4 dalla membrana cellulare.

 A questo punto il glucosio non riesce ad entrare ed iniziano i problemi:

  • Il pancreas vede ancora molto glucosio nel sangue e produce ancora più insulina per “forzare” il suo ingresso nelle cellule.
  • L’ aumento dell’insulina costringe il tessuto adiposo ed il fegato ad “accettare” la maggior parte del glucosio che vi è in circolo.
  • Il fegato stocca il glucosio in glicogeno, ma, se anch’esso è saturo, il glucosio accolto verrà convertito in acidi grassi che inizieranno ad accumularsi all’interno del fegato stesso . (Fegato grasso).
  • Le cellule adipose, allo stesso tempo, immagazzinano glucosio trasformandolo in trigliceridi ed inziano ad ingrassare
  • Inoltre la lipolisi (consumo di grasso) viene inibita dall’insulina, di conseguenza il livello di trigliceridi nel sangue aumenta e ciò causa un ulteriore aumento della resistenza insulinica.

Più questa situazione si protrae nel tempo e più il fegato stesso non percepisce più la quantità di glucosio ematico (come se mancasse) , continua a produrne peggiorando ulteriormente la situazione = Diabete di tipo II.

Anche il tessuto adiposo è diventato insensibile ed inizia a buttare fuori i trigliceridi di conserva e il mio grasso viscerale continua ad aumentare, aumentare e aumentare..

In più per non farci mancare nulla tutta questa abbondanza blocca l’arrivo della leptina all’ipotalamo (vi ricordate?) e di conseguenza fa aumentare il senso di fame , il mio corpo non è più in grado di regolarsi e questa resistenza insulinica mi rende grasso, stanco, apatico e molto molto affamato. IL delirio!  Questo problema è conosciuto come SINDROME METABOLICA.

Se sei arrivato fin qui pensaci  su , condividi l’articolo e  domani , nella seconda parte, ti racconterò come evitare tutti questi problemi!!

 

Ciao!

 

 

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Autore dell'articolo

Edoardo Mazzocchi

Sono un Biologo Nutrizionista e da sempre un grande amante dello sport. Mi sono laureato a Pavia in Scienze Biologiche (laurea triennale) e Biologia Sperimentale ed Applicata (laurea specialistica) con il massimo dei voti e durante gli anni di studio ho fatto alcune esperienze sia in Italia che all'estero.